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IL SOGNO DI AMBRA - PARTE 2


di porcovoglioso1973
30.10.2023    |    72    |    0 6.0
"Quando arrivai al parcheggio Laura scese dalla macchina : capelli sciolti, raccolti davanti con solo un cerchietto e la frangia come piaceva a me; camicetta..."
La sera ordinai del cinese Take Away e poi mi addormentai con la mia sottoveste blu sul divano guardando un film porno, toccandomi all’infinito e penetrandomi con lo strapon a smorza candela.
La mattina dopo mi alzai e mi preparai per andare in ufficio. Solito tailleur giacca gonna camicetta sul grigio chiaro, autoreggenti e tacchi a spillo, capelli raccolti dietro con un bel fermacapelli argentato e la frangetta sbarazzina
Giubbetto, borsetta occhiali e via pronta per l’ufficio.
Appena entro nell’ufficio mi appare Laura, mio dio ma cosa ho fatto:minigonna a pieghe grigio chiara, autoreggenti nere, camicetta bianca e micro cardigan sempre grigio, cerchietto nero nei capelli, unghie rossissime, trucco da far paura!Era una figa spaziale e tutti la guardavano” Dottoressa” ed io “ Dammi pure del tu, per te sono Ambra, vieni in ufficio con me” Entriamo e le chiedo se ha trovato quello che le ho chiesto.” Dobbiamo andare fuori città, c’è un paese pieno di ragazzi di colore, secondo me basta essere messe bene, sai quanti ci saltano addosso?” mmmm bene. Fammi sistemare le cose per oggi e domani cosi possiamo andarci sabato mattina, ok?” Laura annuì ed usci dal mio ufficio.
La settimana volse al termine e arrivò Sabato mattina. Come da accordi ci trovammo fuori città, vestite normalmente ma pronte ad una giornata di sesso spettacolare.
Quando arrivai al parcheggio Laura scese dalla macchina : capelli sciolti, raccolti davanti con solo un cerchietto e la frangia come piaceva a me; camicetta bianca, cardigan nero molto castigato,gonna lunga fino ai piedi a pieghe che nascondeva autoreggenti e perizoma da urlo, e soprattutto un paio di tacchi da 15 a spillo. Non dava l’impressione di essere molto troia. Io avevo deciso di vestirmi come lei ma in grigio. Sembravamo due testimoni di Geova. Salimmo sulla sua auto una Toyta Prius davvero molto informale.
Andammo quasi 100 km fuori città. Beh per prima cosa dovevamo farci belle soprattutto io ci tenevo molto ai capelli; trovammo una parrucchiera in questo paese; la ragazza era di colore, molto carina e ci fece accomodare subito. Entrambe scegliemmo di farli liscissimi con la frangia belli piastrati e con il cerchietto. Dopo averci fatto uscimmo e già li c’erano dei ragazzoni di colore che ci squadravano dall’alto in basso. Io ero già bagnatissima, Laura pure.
Salimmo in auto e ci dirigemmo verso una zona industriale in disuso. Dopo aver fatto un giro in auto decidemmo di scendere e di appoggiarci al cofano ed aspettare.
Un gruppo di ragazzi non tardò ad arrivare, la voce si era sparsa in paese che c’erano due signore bianche vogliose. Si avvicinarono e ci salutarono. Poi si avvicinarono e ci chiesero come mai due ragazze carine come noi fossero cosi sole e io risposi che volevamo farci nuovi amici perché non eravamo della zona. Ci invitarono a seguirli. Arrivammo con la macchina dentro un capannone enorme. Ci fecero scendere e ci presero a gruppi di 5. Mi portarono di peso in una zona dove erano sistemati per terra dei gruppi di materassi. Mi dissero di spogliarmi. Rimasi con reggiseno perizoma autoreggenti e tacchi. Mi fecero inginocchiare e si spogliarono tutti. Mio dio erano davvero enormi. Si avvicinarono e cominciai a succhiarli uno ad uno, poi uno si sdraiò ed io dovetti impalarmici sopra e tirai un urlo : era enorme. Mentre lo cavalcavo, un altro si fece succhiare e due li segavo. Poi il quinto arrivò dietro e fecero una doppia penetrazione nel mio culetto ormai super allargato.
Con la coda dell’occhio vidi Laura che più o meno era nella mia stessa posizione.Solo che ad un certo punto entrò un uomo davvero enorme sarà stato piu di due metri per 150 Kg e aveva un cazzo davvero smisurato almeno 40 cm in erezione e largo più di una lattina di coca cola, quasi come una bottiglia di vino. Laura impallidì nel vederlo, ma lui non curante si avvicinò. Lo fecero sedere sopra una specie di trono e la presero per le braccia lei urlava; altri due la presero per le gambe e la calarono sopra di lui, prima nella figa, faceva fatica ad entrare ma ad un certo punto fece un rumore sordo e lei si impalò urlando, e che urlo. Lui cominciò a scoparla tenedola per i seni e premendo sulle sue spalle per schiacciarla sempre piu dentro ; lei sbavava, godeva, ma l’apice fu quando la rialzarono e le puntarono il culetto ; lei si divincolò e pianse, non voleva ma la impalarono: il cazzo poderoso entrò nel suo culo. Lei svenne ma lui continò a scoparla finchè non le riempì la pancia e si vide da fuori quanta ne fece perché quando si tolse Laura pisciava sborra dal culo. presero un secchio di acqua gelata e la svegliarono per poi sborrarrle addosso tutti insieme.
Il mostro si avvicinò a me e mi fece mettere a pecora : quando mi penetrò dietro svenni urlando e anche io mi svegliai poco dopo piena di sborra dappertutto. Se ne erano andati,lasciandoci distrutte dopo 5 ore di scopate ininterrotte.
Riuscimmo a stento a rivestirci e salimmo in auto. Non potendo tornare in quello stato andammo dalla parrucchiera e le spiegammo tutto. Lei ci fece spogliare, ci portò nel retro e ci permise di farci una doccia. Mentre io lavavo Laura e lei me , lei mi toccò ed io la girai e ci baciammo sotto la doccia. Poi lei si inginocchio e mi fece un pompino. Io la alzai e sotto la doccia la scopai prendendola in braccio: oddio come godemmo!!!!!
Uscite dalla doccia la parrucchiera ci rifece i capelli e io le diedi un extra sostanzioso perché sapeva che saremmo tornate.
Ce ne andammo dal negozio e uscendo i ragazzi ci fecero segno di tornare quando avremmo voluto. Io dissi loro che saremmo ritornate.
Laura mi lasciò al parcheggio e io tornai a casa distrutta ma felice di una esperienza simile. Distrutta mi addormentai sul divano facendo sogni strani.
Mi risvegliai nel bel mezzo della notte per andare a pisciare. Passando davanti allo specchio mi rividi: c’era sempre la dottoressa Ambra. Nella notte avevo sognato il ritorno ma ormai la vita che facevo mi piaceva troppo: essere donna mi aveva dato una mia dimensione spirituale. Il destino mi avrebbe riservato ancora delle sorprese?
Probabilmente pensavo fosse tutto finito ma non sarebbe stato cosi, ma questa è un'altra storia…
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